RECUPERO DATI MONOLITI
|
I monoliti sono il risultato di un particolare metodo produttivo che ingloba tutta l’elettronica in una fusione di un polimero plastico.
L’aspetto tipico di un monolite è quello di un piccolo mattoncino plastico e normalmente non ci sono componenti a vista.
Possono essere contenuti in una comune pen drive, SD card, inoltre tutte le Micro SD sono monoliti per loro stessa natura.
|
Nel settore del recupero dati come “monolite” viene definita una particolare tipo di configurazione hardware nel quale tutta la componentistica è racchiusa in una fusione di un polimero plastico e non direttamente accessibile.
In pratica un unico mattoncino dello spessore di circa 2 mm sul quale sono visibili solo i contatti USB.
L’analisi standard volta al recupero dati che comunemente viene compiuta sulle chiavette USB e sulle memory card normalmente prevede il controllo del PCB (circuito stampato) e dei componenti al fine di rilevare guasti e qualora questo non fosse possibile si procede alla rimozione del/dei chip di memoria al fine di acquisirne il contenuto e riconvertirlo nei dati desiderati attraverso l’applicazione di appositi algoritmi.
Entrambe le operazioni sono precluse nelle pen drive e nelle memory card con hardware monolitico in quanto nessuna parte elettronica è direttamente accessibile.
Molte aziende considerano questo come un problema insormontabile e dichiarano casi simili come non recuperabili.
Sfortunatamente non esiste un metodo certo per riconoscere se una chiavetta USB contenga un monolite anziché un comune circuito.
Come già indicato in un altro articolo pen drive apparentemente identiche possono contenere hardware diversi al loro interno. Generalmente ne sono equipaggiate le pen drive molto molto piccole o molto sottili (le dimensioni di una moneta circa). Quasi certamente quelle a forma di chiave o a forma di carta di credito. Lo stesso dicasi per le memory card, marca e modello non sono utili per capire quale tipo di circuito ci sia all’interno.
Nelle 2 foto di sinistra è possibile notare come il chip di memoria sia presente insieme ad altri componenti su un circuito (generalmente di colore verde) mentre in quelle di destra l’unico blocchetto in cui non è visibile alcun componente. Più spesso un monolite si può trovare nelle SD Sandisk più recenti e per loro stessa natura tutte le microSD sono considerate una scheda monolitica (altre info sulle microSD in questo articolo).
Per i monoliti la procedura di recupero dati è piuttosto complessa ed esclude la possibilità di operare riparazioni o sostituzioni di componenti danneggiati. L’unico approccio possibile è l’interfacciamento diretto al chip di memoria.
Per potersi collegare al chip nand è necessario rimuovere parte del polimero protettivo fino a raggiungere lo strato superiore del PCB dove sono visibili alcune piste in rame.
In alcuni monoliti la struttura del PCB è costituita da più strati di rame sottili solo pochi micron ed è necessario individuare su di essi i punti di collegamento al chip di memoria. L’operazione di interfacciamento è ovviamente molto delicata e in alcuni casi può divenire molto complessa ed impegnativa pertanto rispetto alle normali procedure di recupero applicabili alle comuni pen drive e memory card tempi e costi possono divenire piuttosto elevati.