CHIAVETTA USB IN LAVATRICE
Può capitare di dimenticare la pendrive in tasca e di finire per errore in lavatrice.
Ma cosa accade alla chiavetta?
Non è l’acqua che danneggia la pendrive ma l’ossidazione che innesca.
Asciugando la pendrive potrebbe anche funzionare per un attimo ma all’interno è già iniziato un processo di ossidazione che pian piano deteriora le parti in rame arrivando ad interrompere piste, collegamenti e saldature.
Nella foto si può vedere un esempio arrivato al nostro laboratorio.
Il cliente ci contatta perchè la chiavetta non veniva più riconosciuta dopo essere finita nella lavatrice.
Quando è arrivata al nostro laboratorio esternamente sembrava una chiavetta qualunque, anche in ottimo stato. Una volta aperta anche ad occhio nudo si poteva vedere l’ossidazione.
Nonostante le condizioni è stato possibile recuperare tutti i dati intervenendo direttamente sul chip.
Questo problema di ossidazione avviene in ogni situazione in cui la pendrive viene a contatto con l’acqua.
Le situazioni più comuni che ci sono capitate sono:
– pendrive cadute in acqua;
– pendrive lasciate all’esterno sotto le intemperie;
– pendrive dimenticate nelle tasche e finite in lavatrice.

Riceviamo molti casi in cui il connettore USB si è staccato, o la chiavetta USB si è piegata perché urtata da un piede mentre era inserita o a causa di una caduta del portatile.
In tutte queste situazioni vengono affrontate con una prima analisi che verte a identificare il guasto ed eventualmente ripararlo. Quando ciò non è possibile, come nel caso sopra descritto, per recuperare dati da pendrive si procede rimuovendo i chip di memoria e utilizzando le apparecchiature del caso si esegue una copia del loro contenuto che viene sottoposto ad appositi algoritmi per recuperare file e cartelle perduti.
Ogni caso è ovviamente diverso dall’altro e necessita di una analisi per determinare come agire e quale tecnica è preferibile applicare in modo da raggiungere il miglior risultato senza mettere a rischio i dati.